MIR-302b: la nuova frontiera della longevità cellulare
- Annalisa Canestrelli
- 6 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min

Negli ultimi anni, la scienza della longevità ha fatto passi da gigante, ma una recente scoperta sta facendo parlare di sé come una possibile svolta epocale. Si chiama miR-302b, ed è una piccola molecola di RNA che promette di invertire alcuni segni dell’invecchiamento. Una speranza concreta per vivere meglio, più a lungo.
Cos’è il miR-302b?
Il miR-302b è un microRNA, ovvero un piccolo frammento di RNA che non codifica per proteine ma regola l’espressione genica. In parole semplici, agisce come un “interruttore” che può accendere o spegnere certi geni all’interno delle nostre cellule. Già noto alla comunità scientifica per il suo ruolo nel contrastare alcuni tumori e nell’immunità cellulare, oggi il miR-302b è al centro di una ricerca che ne ha evidenziato la capacità di ringiovanire cellule senescenti, quelle cellule “vecchie” che non si riproducono più ma continuano a occupare spazio e a generare infiammazione.
Lo studio che ha stupito il mondo
Pubblicata nel gennaio 2025 sulla prestigiosa rivista Cell Metabolism, una ricerca condotta all’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino ha analizzato gli effetti del miR-302b su topi anziani.
I risultati? Impressionanti:
● - Aumento della durata della vita: +4,5 mesi di media (pari a circa 15 anni per un essere umano).
● - Miglioramento della forza fisica e del coordinamento.
● - Rigenerazione dei tessuti, come la ricrescita del pelo e la salute della pelle.
● - Performance cognitive potenziate nei test di memoria.
● - Riduzione dei marker infiammatori nel sangue.
Il trattamento è stato somministrato attraverso esosomi, microscopiche vescicole cellulari che hanno trasportato il miR-302b nei tessuti bersaglio.
Perché questa scoperta è rivoluzionaria
La ricerca sull’invecchiamento ha sempre puntato a rallentare i danni cellulari. Il miR-302b sembra invece invertire alcuni di questi danni, agendo sulla senescenza cellulare, uno dei principali meccanismi dell'invecchiamento. Non solo: a differenza di molti integratori o molecole in sperimentazione, il miR-302b agisce su più fronti contemporaneamente metabolismo, infiammazione, funzione muscolare e cognitiva, rendendolo un candidato ideale per future terapie anti-aging.
E ora? Dalla ricerca alla clinica
È importante sottolineare che siamo ancora in fase preclinica: lo studio è stato condotto su animali e occorrono altri anni per testarne efficacia e sicurezza sugli esseri umani. Ma i risultati sono tanto promettenti da aver già acceso l’interesse di numerosi laboratori di bio-tech e start-up nel campo dell’anti-aging. Nel frattempo, l’identificazione di molecole come il miR-302b rafforza l’idea che la longevità non sia più solo un sogno, ma una realtà scientifica che si avvicina sempre più.
Conclusione: un futuro che profuma di giovinezza
Il miR-302b potrebbe non solo prolungare la vita, ma migliorarla. Immagina un futuro in cui l’età biologica non corrisponde più all’età anagrafica: dove la vecchiaia non significa declino, ma solo un numero sul passaporto. Siamo agli inizi, ma il viaggio è cominciato. E potrebbe portarci molto lontano.