Gastrite Persistente Nonostante la Dieta "Perfetta"? La Risposta è Oltre il Piatto
- Annalisa Canestrelli
- 25 giu
- Tempo di lettura: 2 min

Quante volte ti sei chiesto: "Perché ho ancora gastrite, nonostante mangi bene?" È una domanda che riceviamo spesso. Magari segui un’alimentazione attenta, eviti cibi irritanti, eppure il fastidio brucia, la digestione è lenta e la gastrite sembra non voler andare via.
La verità è più complessa di quanto sembri. La gastrite non è solo una questione di cosa metti nel piatto, ma di un equilibrio più profondo che coinvolge il metabolismo, lo stato nervoso, l’infiammazione e gli ormoni. E il primo grande colpevole invisibile? Lo stress.
Gastrite e Stress: Un Legame Sottovalutato
In molte persone, soprattutto nelle donne, la gastrite cronica non deriva direttamente dagli alimenti, ma da uno stress sommerso e costante che, giorno dopo giorno, logora il sistema e danneggia la mucosa dello stomaco.
Se ti trovi a rispondere sì a domande come:
Dormo bene?
Vivo in ansia cronica?
Somatizzo tutto nello stomaco, trasformando tensioni emotive in sintomi fisici?
Ho mai valutato l’asse stress-cervello-intestino?
Allora forse il tuo stomaco sta solo gridando ciò che ancora non vuoi ascoltare. Puoi mangiare tutto il ben di Dio, ma se non affronti lo stress, la gastrite persiste. Non sei sbagliato/a, non è colpa del cibo: il tuo corpo ti sta chiedendo altro.
Cosa Succede alla Mucosa Gastrica?
Lo stress cronico attiva il nervo vago in modo disfunzionale, aumenta i livelli di cortisolo e, di conseguenza, logora la mucosa dello stomaco. Anche mangiando bene, se vivi in uno stato di allerta costante, la digestione rallenta, ti senti con il respiro corto e avverti tensione alla bocca dello stomaco.
Col tempo, anche con la dieta più "perfetta", la mucosa può rimanere irritata o peggiorare, perché l’ambiente interno non permette alla mucosa di autoripararsi. È come versare acqua su un incendio mentre si continua ad aggiungere benzina: il corpo non riesce a cicatrizzare l’infiammazione e la situazione si protrae.
I Farmaci Sono una Soluzione Temporanea
Gastroprotettori (IPP): Non proteggono realmente la mucosa, anzi, bloccando la produzione di acido, alterano l’equilibrio digestivo e possono compromettere l’assorbimento di nutrienti vitali come ferro, B12, zinco, magnesio e calcio.
Antinfiammatori: Se usati cronicamente, danneggiano direttamente la mucosa gastrica e aumentano il rischio di ulcerazioni. Quindi, sono soluzioni temporanee che non eliminano il problema di fondo.
Fonti:
• Valutazione funzionale dell'asse stress-cervello-intestino
• Impatto del cortisolo cronico sulla mucosa gastrica
• Meccanismi d'azione e limiti dei gastroprotettori e FANS
• Principi di bioterapia nutrizionale e nutrizione funzionale